Alla
fine del XVIII secolo in Europa il movimento romantico introdusse un modo nuovo
di guardare ai popoli del continente. In Germania
Gli
studiosi ponevano attenzione alle tradizioni, costumi, leggende del popolo
tedesco e la riscoperta delle sue tradizioni, contribuí alla formazione del
concetto di “cultura” (Kultur) che serviva a distinguere un determinato modo di
vivere, di usanze e mentalitá espresso tutto in tedesco.
Alla
Kultur per i tedeschi, si affianca la civiltá (Zivilitation) vista come un insieme
di acquisizioni esterne alla Kultur.
Negli
Stati Uniti Franz Boas emigrato dalla Germania, sosteneva che la storia della
cultura non poteva esser trattata in generale, ma bisognava studiare ogni
cultura nelle sue particolaritá: egli è conosciuto per il particolarismo
storico. Secondo Boas i fenomeni culturali hanno poco o nulla a che fare con i
fenomeni biologici.
Ruth
Benedict si formó con Boas e divenne specialista degli indiani dell’America
settentrionale. Per Benedict ogni cultura era diversa da un’altra proprio
perché le idee e i comportamenti, integrandosi l’uno con l’altro, producevano
una realtá culturale particolare.
Margaret
Mead si concentró sui popoli del Pacifico. La conclusione dei suoi studi è che
la predominanza della cultura sulla natura è netta. Mead sosteneva che i
problemi adolescenziali non erano dovuti alla crescita fisiologica, ma
derivavano da un’educazione sbagliata.
Malinowski
è considerato uno dei piú grandi antropologi del Novecento. Secondo Malinowski
la ricerca deve avvenire in un costante e assiduo contatto con i nativi.
In
inoltre essa è impresa faticosa, ma se condotta correttamente, permette allo
studioso di raggiungere quello che è il vero scopo dell’antropologo, cioè
cogliere il punto di vista dei nativi.
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